Trattamento aria e acqua

Trattamento e depurazione dell’aria e dell’acqua

Il 90% della nostra vita è trascorso in ambienti chiusi, dove l’aria può essere fino a 50 volte più inquinata rispetto all’esterno, secondo un rapporto dell’ECA dell’Unione Europea. Le attività quotidiane, sia personali che professionali, all’interno di case e luoghi di lavoro possono influenzare negativamente il microclima a causa di ventilazione inadeguata, materiali da costruzione, arredi e prodotti di pulizia.

Questa realtà è ora oggetto di attenzione da parte di organismi internazionali e nazionali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la Commissione Salute dell’Unione Europea e il Ministero della Salute. Le patologie associate alle condizioni dell’aria negli ambienti chiusi sono spesso collegate all’apparato respiratorio, cardiovascolare, cutaneo, nervoso e immunitario.

l trattamento dell’acqua è cruciale per prevenire la legionella e garantire la sua qualità potabile. In
collaborazione con LEGIOZERO , FMS Impianti Tecnologici offre un servizio completo per
assicurare l’acqua sicura nelle strutture a rischio.
La legionella, un batterio comune in ambienti acquatici, può diffondersi nei sistemi idrico-sanitari,
causando gravi infezioni come la legionellosi.

L’uomo può contrarre l’infezione tramite aerosol contaminati, come quelli provenienti da docce o
condizionatori, che possono causare febbre di Pontiac o, nei casi più gravi, legionellosi. È
fondamentale condurre un’analisi degli impianti idrico-sanitari per verificare la presenza di
legionella. Seguono interventi e test specifici, seguiti da azioni di bonifica e prevenzione. Soluzioni
per il trattamento dell’acqua, come filtraggio e sanificazione, migliorano la sua qualità e l’efficienza
dell’impianto di riscaldamento, specialmente per impianti da riqualificare o con persone più
vulnerabili.

Il Decreto Legislativo 23 febbraio 2023 n. 18 attua la direttiva (UE) 2020/2184 relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano

Piano di Autocontrollo Igienico degli Impianti Idrici Interni

Pianificazione: definizione di procedure di manutenzione degli impianti idrici e monitoraggio acque
Implementazione: utilizzo di manuali di corretta prassi per assicurare la corretta attuazione del piano di autocontrollo
Monitoraggio regolare: comprensivo di controlli periodici degli impianti e della qualità dell’acqua
Documentazione: storico sulle attività eseguite relative a controlli, manutenzioni e azioni correttive intraprese

Pulizia degli accumuli
E’ un’attività cruciale per garantire la sicurezza e la salubrità dell’acqua. Ecco alcune indicazioni fondamentali tratte dalle Linee Guida ISTISAN 22/32:
La pulizia e manutenzione regolare sono fondamentali per prevenire la formazione di biofilm e la crescita di batteri nocivi.
Verifica periodica e rimozione dei rami morti per evitare stagnazione e accumulo di sedimenti. Implementazione di un piano di manutenzione
strutturato che tenga conto delle specificità dell’impianto e delle esigenze dell’edificio.
Produrre e conservare documentazione di tutte le attività di manutenzione per una gestione efficace e per la conformità alle normative vigenti.

Obblighi generali: le acque devono essere salubri e devono soddistare i requisiti minimi stabiliti
Punti di conformità: i valori dei parametri devono essere rispettati dal punto di consegna della rete di distribuzione al punto d’uso
Approccio basato sul rischio: implementazione di controlli preventivi per ridurre i rischi associati all’acqua distribuita internamente (es. Legionella e Piombo), garantendo che le risorse siano utilizzate in modo efficace e che i rischi siano gestiti in modo specifico e mirato. Questo enfatizza la prevenzione proattiva e un impegno generale verso la qualità dell’acqua e la salute pubblica

GIDI
Il Gestore della Distribuzione Idrica Interna (GIDI) è una figura chiave nella gestione degli impianti idrici interni.

Responsabilità del GIDI
E’ responsabile della corretta gestione del sistema idropotabile. Un mancato rispetto delle normative può portare a responsabilità civili ed in caso di gravi inadempienze che comportino rischi per la salute pubblica, il GIDI può essere soggetto a responsabilità penale.
Deve avere competenze specifiche sugli aspetti igienici, microbiologici e chimici della acque. In caso di anomalie o non conformità, il GIDI può ricorrere a consulenze tecniche esterne per identificare criticità e attuare azioni correttive.